mercoledì 17 gennaio 2007

Stop!

15 febbraio 2004 - Francesco Estatico, 18 anni, viene ucciso a coltellate davanti ad un bar di Margellina, a Napoli. Il suo assassino ha 16 anni. Sostiene che Francesco ha guardato troppo la sua ragazza, ricambiato da lei.

27 marzo 2004 - Nel rione Forcella, a Napoli, in una sparatoria tra malviventi muore una ragazza di 14 anni, Annalisa Durante, ferma in strada con delle amiche. Il 31 marzo 2006 la Corte d'Assise di Napoli condanna a 24 anni di carcere Salvatore Giuliano, rampollo dell'omonima famiglia una volta egemone nel quartiere. Secondo i giudici, Giuliano fece fuoco contro due sicari che gli stavano tendendo un agguato.

14 maggio 2004 - A Sant'Antimo (Napoli), Vincenza (17 anni), ragazza madre, viene uccisa con un colpo di pistola al petto mentre, in macchina con la mamma si reca a scuola. L'omicida, che viene arrestato dopo una breve fuga, sarebbe l'ex fidanzato di 22 anni, dal quale aveva avuto il bambino.

10 marzo 2005 - A Mugnano, nell'hinterland di Napoli, Sebastiano Maglione, 14 anni, viene ucciso in strada con un colpo di pistola alla testa. Era figlio di un pregiudicato di Giugliano. Il 15 marzo scattano cinque arresti. Tre sono minorenni accusati di aver partecipato all'omicidio.

28 ottobre 2006 - Un sedicenne ferisce a coltellate Daniele Del Core, 18 anni, e un suo amico, dopo una lite per motivi di gelosia nei pressi della Solfatara di Pozzuoli. Daniele muore il 5 novembre. Il sedicenne viene arrestato e il 31 ottobre, tra le polemiche, ottiene gli arresti in una comunità di accoglienza. Il 14 novembre viene riportato nel carcere minorile di Airola, in provincia di Benevento.

16 gennaio 2007 - Luigi Sica, ucciso da un coetaneo per futili motivi.

(da Repubblica ME 17.01.07)

Sarà il momento di fare tutti una profonda riflessione?

STEVEBi

3 commenti:

  1. Aggiungo questa notizia di stanotte (VE 19.01.07):
    "Un ragazzo di 23 anni è stato accoltellato questa notte all'una e mezza in via Tortona, nel quartiere di Staglieno, in Valbisagno. M.M. è stato colpito con varie coltellate al torace e all'addome. Ora è in gravissime condizioni...L'aggressore, 24 anni, accecato dalla gelosia, ha sfondato la porta dell'abitazione del ventitreenne, che ha sorpreso in compagnia della sua fidanzata, e l'ha colpito con cinque coltellate."

    Tutto come in un film, in un videogioco più che altro. Ma vi aspettavate qualcosa di diverso da persone che crescono rimanendo sin da piccole davanti ad un videogioco crescendo imparando che un problema si elimina mediante la "semplice" soppressione, eliminazione di chi ce l'ha creato?
    Certo, detto così...sembra facile...: sotto ci sta un'infinità di cose che non certo possiamo affrontare qui. Ma tutti zitti. Nessuno che apre bocca. Chi si vergogna; chi non sà cosa dire. Ed allora il tempo passa e inizia un altro Grande Fratello che "educa" alla "vita vera"; quella di chi magari ha appena spento la playstation.
    Eppure non ho 300 anni: però mi ricordo le nostre litigate per una partita a biliardino, a ping pong: erano quelle le "sfide" a cui eravamo abituati. Ci guardavamo in faccia e contemporaneamente ci mandavamo magari a quel paese per aver "rubato" la partita. Ma erano voci vere; persone in carne ed ossa. Non videocomandate. Nessuno riuscirà a convincermi che è meglio così: questi, ripeto, sono i risultati di quanto finora seminato. C'è chi sta a studiare per ore ed ore e poi non trova un buco dove andare a lavorare: c'è invece il "fortunato" che corrisponde agli obiettivi della società moderna: quello che riesce a corrispodere a tutti i requisiti necessari per partecipare all'ultima edizione del G.F.: ma continuano a farlo perchè continuano a vederlo. Chi? Io la 1^ puntata del numero 1: mi resi conto subito di quel che era e dei danni che avrebbe provocato: e mi chiesi anche: ma chi può essere interessato a guardare continuamente quello che fanno persone sconosciute in una casa sconosciuta? La risposta mi arrivò poco tempo dopo: e fù il successo di audience di quella trasmissione. Non ho parole. Anzi una: mah!
    STEVEBi

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  2. E la colpa? A chi la diamo allora? Al ragazzo che accecato dalla gelosia dimentica completamente il valore della vita? Ma qualcuno, ammesso che glielo avesse spiegato, raccontato, insegnato, suggerito..., aveva avuto la buona volontà di
    r i c o r d a r g l i e l o?
    Non lo sò. Allora la diamo alla ragazza? Poco di buono? Sta con uno e và con l'altro?! dimenticando il valore di un rapporto, dell'amore e del rispetto.
    Ma qualcuno, ammesso che glielo avesse spiegato, raccontato, insegnato, suggerito..., aveva avuto la buona volontà di
    r i c o r d a r g l i e l o?
    Mi affligge tutta questo permissivismo: va tutto bene. Uomini con uomini, donne con donne, uomini con donne con tutte le permutazioni/combinazioni possibili. Tanto valeva nascere con un numero: si tirava a sorte e a chi tocca..."un brontoli".
    Certo: quando non c'è più "vero amore" 2 persone che ci stanno a fare insieme? Ma prima che il vero amore si annientasse, cosa e chi ha impedito che succedesse? Cambiamo telefonino, cambiamo vestito, cambiamo tutto: anche il rapporto con gli altri è diventato "da consumarsi preferibilmente entro" entro il momento in cui non ne trovo uno/a meglio di te. Bello così no?!
    STEVEBi

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  3. Guardavo le foto. Del funerale. Ma la scenografia (giustamente) è sempre la stessa: anche i gesti, le parole. Gli sguardi, le lacrime.
    Il pubblico applaude al passaggio della bara: gli applausi: ma chi li fà si rende conto di quello che sta facendo? Per rispetto nei confronti del giovane ragazzo ucciso. E' come se gli promettesse un impegno a "non farlo più": a testimoniare quanto vale la vita. Ma poi, passati i giorni della disperazione mediatica, si gira pagina e si fà un copia/incolla cambiando semplicemente una sola cosa: il nome della vittima. Poi tutto ritorna maledettamente uguale. E si riparte. Fino a che non riaccade. Ma nel frattempo quanti si sono impegnati a fare in modo che non riaccadesse? Oppure tutti abbiamo continuato la nostra solita vita con i nostri problemi e i nostri piaceri: tanto è come un film. Ancora una volta si conclude con la parola "fine" e finchè non mi riguarda in prima persona posso permettermi di rimanere passivo.
    No! Non è giusto! Spero mi auguro e credo che invece ognuno dei Musiclandiani si rivolti davanti a tutto questo ricordando di essere "soldati di un amore che ha sparato sulla guerra" miliardi di messaggi di amore.
    STEVEBi

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