lunedì 7 maggio 2007

Audiocassette addio.

Stanno per andare in pensione i "nastri", che hanno accompagnato alcune delle tappe più significative dell'esistenza di molti trentenni-quarantenni di oggi - dalle feste di scuola, alle compilation di musica del cuore per la fidanzata - e suscitato più di una scena di panico quando venivano inspiegabilmente "mangiati" dal registratore. In Gran Bretagna Currys, la più grande catena di elettronica, ha annunciato oggi che ne interromperà la vendita, riferisce il quotidiano britannico Telegraph. E questo Natale sarà l'ultimo in cui sugli scaffali dei suoi negozi si potranno trovare impianti stereo dotati di riproduttore di audiocassette. Una botta per l'emotività di tanti, ma una mossa dettata ancora una volta dalle fredde leggi di mercato. Le vendite dei "nastri", infatti, sono in calo costante da almeno quindici anni, prima per colpa del compact disc, anche se la vera mazzata gliel'hanno tirata gli Mp3. E se secondo le stime sono ancora 500 milioni le cassette in circolazione, ben nascoste negli scaffali posteriori dei negozi o cadute dietro qualche sedile dell'auto, sono davvero in pochi ormai a richiederle.
Difficile pensare che la cassetta, lanciata ufficialmente dalla Philips nel 1963 al Berlin Radio Show, possa finire già in soffitta. Il picco di popolarità lo ha raggiunto negli anni '80, legata a doppio filo al boom del walkman, oggetto di culto di una generazione, lanciato dalla Sony nel 1979. A renderla così amata fu la sua enorme versatilità, la possibilità di portarsela ovunque, di registrarci sopra le proprie colonne sonore, e i prezzi contenuti. Ma la parabola è arrivata al termine. E' la fine di un'era, e non solo per la Gran Bretagna.
(da Repubblica)

1 commento:

  1. Probabilmente però, se la cassetta va in soffitta, non si è ancora pensato bene al suo sostituto. I registratori digitali cisoo, ok, ma i loro prezzi sono
    piuttosto alti e la qualità alla fine non è poi tutto sto gran splendore. Nella fascia economica si trovano i lettori mp3 con il loro voice recorder che...
    a dire la verità, mi si passi pure il termine, fanno piuttosto schifo (le voci sono disturbate o registrate a qualità bassissima). Per carità, anche io
    non uso piu' da tempo le cassette, tranne ormai quando sono a mangiare in sala da pranzo con gli amici, dove metto un po' di musica su di uno stereo semidistrutto
    che però ha ancora una piastra e la radio funzionanti, però sono sempre comunque legato a pc, programmi che qualche volta funzionano e qualche volta no,
    streaming se non alla radiolina analogica collegata via cavo volante al pc e così via. Tutte cose che danno ancora l'idea di un qualcosa di ibrido, non
    ben definito. Ci sono in giro piccoli stereo con lettore mp3 incorporato, per la verità spesso non così economici, via cd e via pendrive usb, ma ancora con qualche limite,tipo non si possono
    ascoltare mp3 piu' lunghi di 6 minuti. Non ho ancora visto per esempio un radioregistratore in grado di memorizzare qualcosa in modo permanente da qualche parte, che so io,
    su una memorycard piuttosto che su di un cd.Insomma, viva la tecnologia, ma purché sia completa!
    Alex

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